Thursday, October 26, 2006

Prendete un'infinità di atomi di idrogeno ... fatto?














Prendete un'infinità di atomi di idrogeno ... fatto? Avrete che a un certo punto una parte di essi comincerà a formare un sistema più complesso di atomi di elio. Avrete quindi un calderone in un cui idrogeno ed elio saranno presenti insieme. In questo calderone si formeranno atomi più pesanti e cosi via fino a formare tutto gli elementi. Resterà sempre un'infinità di atomi di idrogeno a circondare il tutto, ma ci saranno elio, carbonio, ferro, e via via sempre meno numerosi uranio e altri elementi più pesanti. L'uranio è sicuramente più complesso dell'idrogeno, ma evidentemente all'universo non piacciono le cose troppo semplici. Infatti dalle semplici molecole, si passa alle proteine, agli organismi monocellulari, alle piante, agli animali fino all'uomo. C'e' un qualcosa di diabolico o di angelico nella natura stessa dell'universo che tende ad aggiungere livelli sempre più complessi. Il cervello dell'uomo è probabilmente l'agglomerato di atomi più complesso dell'intero universo ma non basta ancora. Quello che conta è l'effetto rete. Se due uomini parlano e si comunicano delle idee si crea qualcosa di ancora più complesso della semplice somma di due cervelli: di crea una conoscenza collettiva e si gettano le basi della società. La società è dunque la *cosa* più complessa che abbiamo nell'universo perché è il risultato della interazione dei cervelli umani e non la loro semplice somma, così come un atomo di elio non è la semplice somma di 4 atomi di idrogeno ma il risultato di un effetto rete.


E così se la rete dei cervelli rappresenta un sistema molto complesso attraverso il linguaggio si sono create le società che all'inizio erano isolate fra loro ma poi nel ventesimo secolo l'effetto rete è aumentato grazie alla tecnologia: i trasporti e i mass media su tutti hanno stabilito un nuovo livello di rete fra le società prima isolate. Il ventunesimo secolo dal canto suo ha portato le comunicazioni globali immediate grazie a Internet e l'effetto rete dei cervelli è ancora aumentato.

















Ma la complessità può essere anche il fine del mondo? Se l'universo tende ad una "Grande Complessità" è questa nient'altro che la natura di Dio al punto che tutto ciò che aumenta la complessità è il bene mentre ciò che la riduce è il male? Questa ipotesi l'ho trovata in un bellissimo (il giudizio andrebbe articolato meglio) libro intitolato Shantaram, che è un romanzo ambientato in India e non un saggio teologico o filosofico.

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