SARDEGNA
Obiettivo 'windsurfing'!
Nel maggio 2005 ho deciso di acquistare un vecchio camper usato. Si tratta di un Safariways modello Magellano su furgone Iveco Daily motorizzato con un Diesel aspirato da 2500cc. E' un veicolo del 1985 e non mi è costato molto. In compenso io e mia moglie riteniamo che sia un investimento azzeccato per trascorrere le vacanze godendo la vita all'aria aperta insieme al nostro bambino di 3 anni che, manco a dirlo, va pazzo per la vita da camper.
Come neo-camperisti residenti in Sardegna abbiamo deciso di optare per una prima avventura di 15 giorni in giro per la nostra isola.
Ecco il diario di bordo del giro della Sardegna che abbiamo fatto nell'estate 2005.
Partiamo da Sinnai, dove abitiamo, l'8 di Agosto con il contachilometri che segna 157488, facciamo un primo rifornimento e partiamo in carovana con mio cognato Roberto e alla sua fidanzata Germana che viaggiano su un camperozzo ancora più vecchio del mio: un Fiat 238, camperizzato dalla Arca, del 1978.
Ci muoviamo verso la costa est. Io voglio fare Windsurf, ho caricato con noi una tavola, 4 vele, 2 alberi ed un boma e decido che date le previsioni meteo è opportuno fare una capatina sulla costa est per beccare un po' di scirocco e un po' di termica (previsione che si rivelera' totalmente erronea).
La prima tappa la raggiungiamo in giornata a Porto Corallo presso un bel camper service all'uscita di Villaputzu che si chiama Turimar.
La spiaggia non è un granchè, e vento neanche a parlarne. C'è tanta bonaccia che monto per la disperazione la vela piccola per far fare un giro di prova a mio cognato. Non ci tratteniamo molto. Il 10 Agosto lasciamo Porto Corallo. Per due giorni di pernottamento e servizio standard spendo 30 euro.
Come seconda tappa il 10 Agosto ci fermiamo a Baia di Cea nel comune di Barisardo. C'è un gran bel camper service dove ci sistemiamo, dopo che grazie alla mia imperizia faccio una retromarcia contro un grosso albero. Ce la caviamo con una bella ammaccatura e la rottura della scaletta esterna. Ci stabiliamo qui per tre giorni al costo di 16 euro/giorno.
Il posto è molto bello. La spiaggia è vicinissima e per tutti è un gran bel soggiorno.
Da un punto di vista windsurfistico è invece un disastro. Il vento è leggero, il mare è affollato dai barcaroli e disseminato di boe e corsie che rendono il tutto ancora più difficile. Ci si mettono pure i faraglioni a fare da barriera al poco vento. Rompo pure la vela da 6.2 e passo un'ora buona ad imprecare e a ripararla con il nastro americano.
A parte le mie disavventure, trascorriamo un bel soggiorno. Nostro figlio Riccardo si diverte con la sua bicicletta, stiamo bene e incontriamo anche dei vecchi amici che per caso hanno deciso di trascorrere la giornata in quella spiaggia. Il 13 Agosto decidiamo di partire, i nostri compagni di viaggio Roberto e Germana invece restano. Decidono di passare li' ancora qualche giorno.
Il 13 Agosto facciamo un bel tappone: Barisardo - Lanusei - Nuoro - Arzachena - Isola dei Gabbiani. A Nuoro facciamo una sosta per acquisti in un centro commerciale. Ci sistemiamo nella mitica Isola dei Gabbiani, paradiso dei windsurfisti.
Finalmente avrò vento a volontà. Infatti, già la serata si annuncia ventosa e con difficoltà facciamo un barbecue. Di notte, poi, si scatena un ventaccio e il nostro camper, abbarbicato su una specie di scarpata che dà sul mare, balla tutta la notte e noi con lui.
La mattina dopo, mi premuro di sistemare moglie e figlio nella minuscola spiaggiola sottovento e parto determinato al montaggio della mia attrezzatura. Il vento sale bello teso: maestrale che raggiunge raffiche di 30 nodi. La mia tavola è grossa per queste condizioni e mi devo accontentare di buttarmi nello specchio di mare sottovento dove l'acqua è piatta. Mi diverto lo stesso, faccio un numero enorme di strambate e sto in acqua tutta la giornata. Dopo un'altra nottata di maestralone che ci scuote il sonno, mia moglie Angela è abbastanza nervosa, diciamo pure elettrica, e vuol fuggire di lì. Chi non gode dei benefici velistici del vento ne soffre soltanto i disagi.
Il 15 Agosto fuggiamo ufficialmente dall'Isola dei Gabbiani per troppo vento. Eolo perdonami! E' stato come andare alla Mecca con gli infedeli.
Ci trasferiamo a Palau per incontrare la nostra amica Rosaria che sarà ospite per i giorni successivi. Acquistiamo una seconda bombola per la nostra cucina e ci trasferiamo tutti al campeggio Acapulco di Palau, dove restiamo fino al 17 Agosto.
Qui è molto più riparato dal vento e siamo anche un po' lontanucci dalla spiaggiona. La giornata del 16 Agosto decidiamo di trascorrerla a Cala Serena. Un posto ameno che va raggiunto attraverso piste selvagge con tanto di ruscello da guadare, salvo poi trovare una lottizzazione di ville e villone.
In preda al malumore mi butto in acqua con tavola e velona da 7 metri. Non plano manco per niente, ma mi faccio una bella passeggiata velistica. Quando torno a riva mi metto a giocare con Riccardino che tenta di cavalcare la tavola da surf.
Il 17 Agosto lasciamo Palau, accompagnamo Rosaria all'imbarco del traghetto Olbia - Civitavecchia e ci dirigiamo verso la costa ovest.
Mi godo il viaggio nell'entroterra dove valichiamo montagne, e percorriamo altopiani dalla costa est a quella ovest. La tappa prescelta è Mari Ermi, spiaggia di Is Arutas nel comune di Cabras (OR).
Ci fermiamo presso l'agricamping (boh?) Serrano: un terreno senza nè acqua, nè corrente, nè carico/scarico, ma in una posizione irripetibile a pochi metri dalla spiaggia.
Senza la corrente elettrica scopro presto che il mio impianto fotovoltaico non funziona affatto e restiamo senza batteria servizi. Per fortuna abbiamo una lampada a gas.
Stiamo a Mari Ermi per 3 giorni, nei quali facciamo qualche puntatina ad Oristano per prendere un gelato e per far ricaricare la batteria servizi. Il mare è bellissimo ma il tempo non è un granchè.
Io aspetto fiducioso un po' di vento che invece non arriva, o meglio ne arriva una sola raffica che ci strappa la tenda veranda dal camper.
La scimmia windsurfistica mi prende lo stesso e mi butto in una bonaccia da 8-9 nodi in un mare zeppo di meduse di cui una mi abbraccia un piede.
Partiamo il 20 Agosto, un po' per il cattivo tempo, un po' perchè nonostante il bellissimo posto non ci stiamo trovando molto bene.
Il 20 Agosto rientramo a casa con qualche giorno di anticipo. Dobbiamo ancora prendere il ritmo da camperisti e soprattutto lasciare a casa molta roba inutile che ci siamo portati appresso.
Ci siamo stancati molto ma anche divertiti.
Durante questo viaggio abbiamo percorso 923 Km e consumato circa 100 litri di gasolio per un corrispettivo di 118 Euro.