Saturday, November 25, 2006
JavaDay 2006
Oggi ho partecipato al JavaDay organizzato a Cagliari dal JugSardegna. E' stata l'occasione per ritrovare vecchi amici e sentire le novità su Java che a dire il vero dopo circa 8 anni di amore e dedizione ultimamente uso e seguo pochino.
Il mio intervento è stato sul tema già trattato in passato che si puo' sintetizzare in le licenze opensource sono obsolete nel web2.0 ?
Wednesday, November 22, 2006
Resoconto del GISDay 2006
Ho cercato di cogliere qua e la' le frasi che mi sono sembrate piu' significative da questa giornata.
Sono impressionato ... ho paura di cavalcare la tigre [...] Ma non bisogna farsi fregare dalla tecnologia e troppa informazione non serve a niente se l'informazione non si trasforma in decisione
(P. Mogorovich)
Una ricerca che non si confronta con gli utenti finali e' sempre deficitaria
(P. Cau)
Bisogna smetterla di pensare ad Internet come "alle nuove tecnologie", sono ormai tecnologie diffuse. Quelle che servono oggi sono le nuove applicazioni.
(D. Carboni)
La democratizzazione e la diffusione di massa delle tecnologie GIS va applaudita e stimolata
(M. Campagna)
Il progresso e' fatto di errori. Inutile recriminare. Bisogna usare la ragione e andare avanti.
(G. Barrocu)
Ognuno da un'interpretazione diversa della frase "fare un GIS". Se lo chiediamo a Soru probabilmente direbbe che significa fare una legge.
(P. Mogorovich)
C'e' paura di mettere in evidenza le vulnerabilita' del territorio. Gli strumenti ci sono ma si rischia di mettersi contro molti interessi politici ed economici.
(G. Barrocu)
Come contributo finale ecco la versione slideshare del mio intervento:
Tuesday, November 21, 2006
Il pescatore soddisfatto
Forse lo conoscono tutti ma io l'ho letto per la prima volta da poco (grazie a Sergio che l'ha postato su riflessioni.it)
IL PESCATORE SODDISFATTO
(di Anthony De Mello, tratto da "Il canto degli uccelli")
Il ricco industriale del nord rimase inorridito
trovando il pescatore del sud
pigramente sdraiato accanto alla sua barca
a fumare la pipa.
"Perchè non sei in mare a pescare?",
gli chiese l'industriale.
"Perchè ho preso abbastanza pesce per oggi",
disse il pescatore.
"Perchè non ne prendi più di quanto te ne serve?"
chiese l'industriale.
"Cosa ne dovrei fare?", domandò il pescatore.
"Potresti guadagnare più soldi", fu la risposta.
"Così potresti dotare la tua barca di un motore.
Allora potresti spingerti in acque più profonde
e prendere più pesce. Allora avresti abbastanza soldi
per comprare reti di nylon. Queste ti frutterebbero
più pesce e più soldi. Ben presto avresti
abbastanza denaro per possedere due barche...
magari un'intera flotta di barche.
Allora saresti un uomo ricco come me".
"Cosa farei allora?", chiese
il pescatore.
"Allora potresti sederti e goderti la vita",
rispose l'industriale.
"Cosa pensi che stia facendo
in questo preciso momento?",
disse il pescatore soddisfatto.
IL PESCATORE SODDISFATTO
(di Anthony De Mello, tratto da "Il canto degli uccelli")
Il ricco industriale del nord rimase inorridito
trovando il pescatore del sud
pigramente sdraiato accanto alla sua barca
a fumare la pipa.
"Perchè non sei in mare a pescare?",
gli chiese l'industriale.
"Perchè ho preso abbastanza pesce per oggi",
disse il pescatore.
"Perchè non ne prendi più di quanto te ne serve?"
chiese l'industriale.
"Cosa ne dovrei fare?", domandò il pescatore.
"Potresti guadagnare più soldi", fu la risposta.
"Così potresti dotare la tua barca di un motore.
Allora potresti spingerti in acque più profonde
e prendere più pesce. Allora avresti abbastanza soldi
per comprare reti di nylon. Queste ti frutterebbero
più pesce e più soldi. Ben presto avresti
abbastanza denaro per possedere due barche...
magari un'intera flotta di barche.
Allora saresti un uomo ricco come me".
"Cosa farei allora?", chiese
il pescatore.
"Allora potresti sederti e goderti la vita",
rispose l'industriale.
"Cosa pensi che stia facendo
in questo preciso momento?",
disse il pescatore soddisfatto.
Friday, November 17, 2006
Noiseless Freevo
Mi sono imbattuto in un interessantissimo thread di discussione sulla mailing list di Freevo riguardo l'abbattimento del rumore.
Le soluzioni discusse vanno da mobo senza ventole, alimentatori speciali, schede epia con processori a basso consumo e boot da compact flash su interfaccia IDE.
Ecco il link.
Happy hacking (o buon spippolamento se preferite)
Le soluzioni discusse vanno da mobo senza ventole, alimentatori speciali, schede epia con processori a basso consumo e boot da compact flash su interfaccia IDE.
Ecco il link.
Happy hacking (o buon spippolamento se preferite)
web30 e' il web semantico? no forse no
web30 e' il web semantico? no forse no.
web2.0 = dati condivisi ma controllo centralizzato nei server web
p2p = dati condivisi, controllo decentralizzato ma esterna al web
proporrei un
web3.0 = dati condivisi, controllo dececentralizzato, accesso tramite web
in pratica web3.0 = web2.0 + controllo decentralizzato dei dati
web2.0 = dati condivisi ma controllo centralizzato nei server web
p2p = dati condivisi, controllo decentralizzato ma esterna al web
proporrei un
web3.0 = dati condivisi, controllo dececentralizzato, accesso tramite web
in pratica web3.0 = web2.0 + controllo decentralizzato dei dati
Tuesday, November 14, 2006
La blogosfera non e' una sfera
La blogosfera non e' una sfera ma piuttosto una piramide. I blog in pratica non sono democratici. Ogni blogger raccoglie intorno a se' una comunita' di lettori e tale comunita' costituisce un potere: grande comunita' grande potere. I blogger con centinaia di lettori hanno una grande influenza e rappresentano un canale comunicativo. Un blogger con pochi lettori sono come un canale strozzato. Perche' certi blogger abbiano molti utenti e perche' altri non ne abbiano e' un argomento complicato e dipende da una grande serie di fattori. Sta di fatto che il web oggi da a tutti la possibilita' di esprimere un'opinione ma questa e' una possibilita' tecnica ma non pratica.
Aprire un blog e scrivere le proprie idee non serve a niente se nessuno le legge. Ecco che dunque beppegrillo.it o macchianera diventano canali informativi controllati. Certo e' sempre possibile spedire dei commenti, ma i commenti non hanno grande visibilita' ed inoltre i commenti sui post di blog famosi come beppegrillo.it sono talmente tanti che il lettore non e' invogliato a seguire la discussione.
Era piu' democratico USENET? Forse si'. Vediamo le differenze.
Quest'ultima differenza e' fondamentale per capire la scarsa democrazia della blogosfera rispetto a USENET. Supponete di avere un'idea che ritenete importante. Aprite il vostro blog e la pubblicate. Se il vostro blog non ha lettori in pratica non avrete ottenuto niente. Allora decidete di rivolgervi ad altri blogger piu' popolari e chiedete loro di pubblicare la vostra idea. Se nessuno di loro gradisce la vostra idea non riuscirete a fare breccia nella blogopiramide.
Ora cercate di raggiungere lo stesso obiettivo ma tramite USENET. Cercate il newsgroup adatto, verificate che sia frequentato abbastanza, postate la vostra idea e state sicuri che i frequentatori la leggeranno. A quel punto, fatto salvo che non siate un troll e che la vostra idea vale qualcosa allora avrete comunicato efficacemente.
Ma perche' USENET non e' cosi' utilizzato come i blog? Questo e' un tema che va sviscerato in un altro post.
Aprire un blog e scrivere le proprie idee non serve a niente se nessuno le legge
Aprire un blog e scrivere le proprie idee non serve a niente se nessuno le legge. Ecco che dunque beppegrillo.it o macchianera diventano canali informativi controllati. Certo e' sempre possibile spedire dei commenti, ma i commenti non hanno grande visibilita' ed inoltre i commenti sui post di blog famosi come beppegrillo.it sono talmente tanti che il lettore non e' invogliato a seguire la discussione.
Era piu' democratico USENET
Era piu' democratico USENET? Forse si'. Vediamo le differenze.
- Un forum USENET appartiene a tutti, il moderatore si limita a far rispettare il regolamento e non deve censurare le idee altrui se queste sono espresse secondo le regole del forum. Nei blog esiste un padrone che e' l'unico che stabilisce l'argomento su cui discutere. I commenti sgraditi vengono censurati senza problemi.
- USENET e' divisa per argomenti la blogosfera e' divisa per personalita': ossia ci si registra al blog di tizio e non agli argomenti.
Quest'ultima differenza e' fondamentale per capire la scarsa democrazia della blogosfera rispetto a USENET. Supponete di avere un'idea che ritenete importante. Aprite il vostro blog e la pubblicate. Se il vostro blog non ha lettori in pratica non avrete ottenuto niente. Allora decidete di rivolgervi ad altri blogger piu' popolari e chiedete loro di pubblicare la vostra idea. Se nessuno di loro gradisce la vostra idea non riuscirete a fare breccia nella blogopiramide.
Ora cercate di raggiungere lo stesso obiettivo ma tramite USENET. Cercate il newsgroup adatto, verificate che sia frequentato abbastanza, postate la vostra idea e state sicuri che i frequentatori la leggeranno. A quel punto, fatto salvo che non siate un troll e che la vostra idea vale qualcosa allora avrete comunicato efficacemente.
Ma perche' USENET non e' cosi' utilizzato come i blog? Questo e' un tema che va sviscerato in un altro post.
Seconda vita per Java
La blogosfera sta ancora poderosamente vibrando per la notizia del rilascio di Java con licenza GPL. Le cose piu' interessanti che mi hanno colpito di questo evento (che tralaltro era abbondantemente preannunciato e sul quale Fabrizio aveva persino tenuto un talk all'ultimo Linux Day) sono due:
Tormentone del momento o vera opportunità?
- hanno rilasciato con licenza BSD anche la mascotte Duke
- hanno fatto una sorta di conferenza stampa (un Q&A per essere precisi) su Second Life.
Tormentone del momento o vera opportunità?
Saturday, November 11, 2006
Dal GIS al Geoweb: ecco l'abstract
Il prossimo 22 Novembre ci sarà a Cagliari il GIS Day 2006. Qui c'e' il programma. In quest'occasione terrò un breve intervento sul geoweb. Ecco l'abstract.
A distanza di qualche anno dalla bolla speculativa della new economy il web sembra attraversare un nuovo periodo di grazia. Piccoli operatori con idee innovative hanno potuto con costi ridottissimi creare un effetto rete in diversi domini mostrando l'esistenza di opportunità che prima sembravano inesistenti. Il successo di queste idee è dato dalla miscela di servizi web esistenti, dalla costituzione di una comunità di utenti, e dalla condivisione dei contenuti.
Fenomeni come wikipedia, i blog, flickr, google maps, e youtube non devono essere visti come un avanzamento tecnologico, ma piuttosto come un risultato della partecipazione degli utenti alla creazione e condivisione di nuove risorse. Per evidenziare la differenza con il web tradizionale è stato coniato il termine web 2.0 che ormai viene comunemente usato anche se non può esserne fornita una definizione formale valida per tutti. In questo scenario la nuova geografia,le mappe e le foto aeree accessibili a tutti hanno dato un forte impulso. Dare a tutti gli utenti la possibilità di costruire delle applicazioni a partire da mappe e foto satellitari ha consentito lo sviluppo di una miriade di servizi che non vogliono sostituire i tradizionali sistemi informativi territoriali ma che li affiancano e coinvolgono gli utenti nel loro sviluppo. Questi nuovi mashup geografici integrano dati da sorgenti diverse costituendo una nuova rete fatta di dati, utenti, applicazioni che possiamo sinteticamente chiamare geoweb.
Monday, November 06, 2006
La blogosfera e' un mezzo elastico
Avete mai notato come i blogger non facciano altro che riscrivere cio' che leggono in altri blog e cosi' via finche' il web e' saturo della notizia.
Da un punto di vista fisico e' come se delle sorgenti esterne alla blogosfera generassero degli impulsi (le notizie che hanno un qualche interesse) e poi blog dopo blog queste vengono trasportate, commentate, rimasticate fino alla nausea.
I blogger piu' seguiti sono come delle particelle di questo mezzo elastico che in realta' trasmettono con molta energia, quelli meno seguiti sono come delle appendici terminali che trasmettono ma non se li fila nessuno.
Da un punto di vista fisico e' come se delle sorgenti esterne alla blogosfera generassero degli impulsi (le notizie che hanno un qualche interesse) e poi blog dopo blog queste vengono trasportate, commentate, rimasticate fino alla nausea.
I blogger piu' seguiti sono come delle particelle di questo mezzo elastico che in realta' trasmettono con molta energia, quelli meno seguiti sono come delle appendici terminali che trasmettono ma non se li fila nessuno.
Perche' i blog che dicono minchiate hanno successo
Io non lo so esattamente. Pero' a guardar bene molti blogger trattano di argomenti veramente banali tipo il gossip, i reality, l'ennesima battuta del politico di turno o commentano lo spot del calciatore famoso. Non sara' che Internet sta diventando banale e brutto come la televisione? I blogger in realta' scrivono per l'audience e per vedere technorati dargli un buon punteggio. Quelli che hanno avuto piu' fortuna e che sono partiti prima hanno messo su un bel business con google ads e varia gadgeteria.
Non saro' mica invidioso ???
Beh, se ci fanno dei soldi li invidio si'. D'altronde se una velina guadagna piu' di un architetto che male c'e' se un blogger campa scrivendo minchiate? In fondo molti giornalisti iscritti all'albo fanno lo stesso da quarant'anni.
Non saro' mica invidioso ???
Beh, se ci fanno dei soldi li invidio si'. D'altronde se una velina guadagna piu' di un architetto che male c'e' se un blogger campa scrivendo minchiate? In fondo molti giornalisti iscritti all'albo fanno lo stesso da quarant'anni.
Thursday, November 02, 2006
Il politico dopo due mandati puzza (2)
Foto by by inju
Non se ne vogliono andare !! Altro che ricambio (leggi)
Invece ecco cosa si sente ...
“Se cadesse il divieto per il terzo mandato, mi ricandiderei come sindaco di Roma”. (Veltroni)
“Sul terzo mandato, ancor meglio sui mandati senza limite se non quello imposto dai cittadini che scelgono, Veltroni ha ragione”, ha commentato Francesco Storace
“E' giunto il tempo di porre fine ad un anacronistico divieto di proseguire un lavoro se c’è il consenso degli elettori. Personalmente credo che sarebbe giusto abrogare una norma che non ha più senso e magari tra cinque anni la sfida di Roma sarà ancora più bella” (sempre Storace)
“da lungo tempo” l'Anci aveva portato questo tema “all'attenzione sia del governo Berlusconi sia di quello attuale”. “Esistono proposte di legge bipartisan già depositate in Parlamento. Ricordo che nell'incontro avvenuto al ministero dell’interno, tra l’Anci e i ministri Lanzillotta e Giuliano Amato, vi è stata l'assicurazione da parte del governo sulla presentazione di un disegno di legge che elimini qualsiasi limite, lasciando al Parlamento la decisione in merito. Siamo pertanto in attesa”, conclude Napoli, “che il ministro presenti la proposta, in modo da analizzarla, cosiccheé sia l'Anci che il Parlamento possano esprimersi”. (Osvaldo Napoli, FI, vice presidente ANCI)
Andiamo bene.
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